HOME STAGING: LA SOLUZIONE PER VENDERE CASA FACILMENTE.
Mi chiamo Nicoletta e la mia missione è aiutarvi a vendere casa più facilmente grazie all’HOME STAGING: una serie di strategie di marketing che stanno rivoluzionando il mercato immobiliare.
In questo articolo vi voglio raccontare perchè l’home staging è la soluzione per farvi vendere casa più facilmente ad un giusto prezzo e come diciamo noi di Revise Home, senza stress!
Quando da bambina giocavo con le costruzioni o le bambole perdevo le ore a costruire le loro case, ad arredarle ed ogni volta mi inventavo nuovi progetti e nuovi contesti: la casa al mare, la casa in montagna, la casa in città. Mi perdevo a progettare gli spazi di vita delle Barbie o degli omini Lego per poi finire col non giocarci nemmeno, facendo inevitabilmente arrabbiare mia sorella più piccola che dopo aver passato ore a guardarmi fare la piccola arredatrice, restava senza compagna di giochi.
Forse avrei dovuto studiare architettura d’interni, come avrei desiderato, ma avevo troppi sogni e idee confuse che ci ho rinunciato in partenza.
Però lo spazio della casa da vivere l’ho sempre amato e mi è sempre piaciuto cercare soluzioni per renderlo più gradevole e funzionale.
Da bambina in casa immaginavo la disposizione degli arredi, cercavo soluzioni migliori, suggerivo di cambiare la posizione dei mobili a mia madre e poi una volta adolescente cercavo di abbellire i miei spazi. Ripensandoci, allora non avrei mai immaginato che questo mio dare forma allo spazio da vivere potesse essere un lavoro.
Ho sempre cercato il mio posto nel mondo.
Come sono diventata Home Stager senza saperlo
Quando ho comprato il mio piccolo primo appartamento ero tornata da poco a casa coi miei e ho da subito sentito bisogno di uno spazio mio: un nido dove ricostruire la mia vita, un luogo da chiamare casa. Nei limiti del mio budget non ho accettato compromessi estetici: volevo qualcosa di bello, che mi coccolasse e trasferisse un’immagine pulita e in grado di farmi stare bene. L’ho arredato nel tempo, scegliendo con calma e senza sovraccaricarlo di oggetti. Questo almeno fino a che sono arrivati un compagno prima e un bimbo poi.
Quando la necessità di spazio per la famiglia è stata più forte del legame che mi tratteneva al mio nido, ancora inconsapevolmente, ho fatto il mio secondo intervento di home staging: ho pulito a fondo la mia casa, ho tolto gli oggetti non indispensabili e l’ho preparata per il servizio fotografico dell’agenzia, cercando di presentarla al meglio e mantenendola sempre in ordine per le visite.
Vendere quell’appartamento che era così carico di ricordi e vita vissuta, era il passo obbligato per un progetto più grande e come si fa per la macchina che si vuole vendere, ho cercato di farlo apparire al meglio perché qualcuno se ne potesse innamorare come avevo fatto io in una mattina di marzo qualche anno prima.
Solo che chi lo visitava in quel momento così preparato, poteva vedere una casa, capire gli spazi, immaginarci i propri arredi, mentre io l’avevo visto completamente vuoto appena ultimato. Sì, perché c’è molta differenza tra un immobile vuoto ed uno arredato: non tutti siamo predisposti ad immaginare gli spazi e a capirne pregi, difetti, potenzialità senza dei riferimenti fisici.
È questa una parte del lavoro dell’Home Stager: far emergere lo spazio, distribuendo gli arredi in modo funzionale, liberandolo laddove è sovraccarico, per dare profondità e permettere una fruizione della visita del compratore più efficace.
Non si tratta di interior design ma di saper cogliere le potenzialità di uno spazio e portarle alla maggior espressività comunicativa, creando valore per coloro che vendono o affittano casa, ma anche per i potenziali compratori che vengono dotati degli strumenti spaziali per comprendere quelle potenzialità spesso trascurate.
In questa professione ho messo la mia passione per il design, per la casa, per il settore immobiliare, le mie conoscenze finanziarie e creditizie, le mie competenze di marketing e comunicazione, di organizzazione di eventi e del turismo.
Ma non si deve pensare che questo lavoro sia solo marketing applicato al mercato immobiliare, nell’home staging c’è molto di più: ci vuole molto cuore per riuscire a suscitare un’emozione in chi vede una foto su un portale immobiliare, per trasferire il calore di uno spazio da chiamare casa, per cercare il bello laddove è più nascosto, per dare forma ad un sogno di vita che ha necessariamente bisogno di un palcoscenico in cui svolgersi.
Perché credo sia proprio vero quello che dicevano i latini “la casa è dove si trova il cuore”.
Aprile 2020